La visita Ginecologica

 

Per “visita ginecologica” s’intende solitamente la valutazione dell’apparato genitale: vulva, vagina, collo dell’utero, utero, ovaie.

Generalmente la visita è preceduta da un colloquio “anamnestico”, il quale serve ad acquisire tutti gli elementi clinici di un certo rilievo, quali le malattie pregresse, eventuali interventi chirurgici effettuati, la presenza di allergie a farmaci o ad altri eccipienti, il motivo per cui la visita ginecologica viene richiesta, la presenza di segni e sintomi più o meno evidenti. Ciò permette al ginecologo/a di raccogliere informazioni importanti che verrebbero magari non riferite dalla paziente, perchè o troppo concentrata sul timore della visita o perchè bloccata dalla frettolosità dell’altro.

Ma il colloquio serve anche all’instaurarsi di una relazione di fiducia tra medico e paziente.

E’ importante inoltre che il ginecologo spieghi le varie fasi della visita alla paziente, soprattutto se si tratta di ragazze molto giovani perchè consente che la visita venga vissuta in modo più sereno, come meno intrusiva della propria intimità.

La visita ginecologica si esegue nelle donne che hanno già avuto rapporti sessuali e viene svolta con la paziente stesa sul lettino e le gambe appoggiate ad appositi reggigambe: esaminati i genitali esterni, si introduce in vagina uno speculum che permette, con l’aiuto di una lampada di vedere il collo dell’utero e le pareti vaginali; quindi si introducono con delicatezza due dita di una mano in vagina e con l’altra mano appoggiata sulla zona sovrapubica e le regioni a lato, si valutano l’utero e le ovaie. Tutto questo dura un tempo brevissimo, pochi minuti e, in condizioni di completo rilassamento della paziente, può risultare indolore.

Nelle donne vergini la visita viene sostituita da un esame non invasivo chiamato ecografia pelvica: una tecnica molto usata non solo in campo ginecologico, ma in molti altri settori della medicina, non è né dolorosa, né dannosa per l’organismo.

A che età si dovrebbe fare la 1^ visita?

Se non vi sono problemi le visite andrebbero eseguite dopo l’inizio dell’attività sessuale.

Ogni quanto tempo si dovrebbe fare la visita?

Non esistono regole prestabilite, nelle giovani donne orientativamente si può tenere una cadenza biennale, sempre che ovviamente non vi siano motivazioni particolari.

Nella visita ginecologica si fa anche la visita al seno?

La visita senologica, ad eccezione di alcune situazioni particolari, non rientra di solito nella visita ginecologica.

 

Cos’è il pap-test?

Il pap-test o striscio è un esame indolore, di semplice esecuzione che viene eseguito nelle donne che abbiano avuto già rapporti: consiste nel prelievo di cellule del collo dell’utero ottenute strisciando una spatola in legno (spatola di Ayre) e una spazzolina (citobrush) rispettivamente sul collo dell’utero e nel canale cervicale. ll materiale così raccolto viene strisciato su di un vetrino, fissato con un fissatore chimico ed esaminato al microscopio. L’esecuzione a cadenze regolari permette di cogliere eventuali alterazioni cellulari e, se presenti, di procedere ad un approfondimento diagnostico. E’ importante quindi per diagnosticare precocemente il tumore del collo dell’utero o lesioni precancerose. In Sicilia dal 2001 è in vigore un programma di prevenzione e diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero con chiamata triennale, mediante lettera d’invito personale per l’esecuzione del pap-test, di tutte le donne residenti in regione che siano in età compresa fra i 25 e i 64 anni. Ovviamente l’esame è completamente gratuito.