Endometriosi: una malattia sociale

Diventare donna, per molte adolescenti, può diventare difficile per la comparsa del “dolore mestruale “particolarmente intenso e che si aggrava nel tempo a causa di una malattia – l’endometriosi – purtroppo ancora poco diagnosticata.

Si tratta di una patologia che può ridurre la qualità di vita perché può diventare invalidante, implicando limitazioni anche lavorative, psico-sociali e compromettere quindi il normale corso della vita quotidiana. .

Il dolore mestruale causato dall’endometriosi si trasforma in breve tempo in un forte dolore pelvico, che poi diventa “cronico”. Questo tipo di dolore viene definito come «un dolore ciclico o non ciclico, di durata superiore ai sei mesi, che si localizza alla pelvi anatomica, sufficientemente grave da causare disabilità funzionale e che richiede trattamento medico o chirurgico».

L’Endometriosi è una malattia femminile, determinata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero. Le cellule endometriali sono deputate a rivestire la cavità interna dell’utero e quindi dovrebbero trovarsi esclusivamente al suo interno.

L’endometrio, situato in sede anomala, subisce gli stimoli da parte degli ormoni ovarici e si comporta come la normale mucosa uterina, quindi si verifica eccezionalmente prima della pubertà e tende a regredire nella menopausa.

Una anomala presenza in sedi diverse determina negli organi dove si impianta una infiammazione cronica e la formazione di lacinie fibrose tra l’apparato femminile e gli organi circostanti le “isole endometriosiche”, che si manifesta con forti dolori e sofferenze intestinali.

L’endometrio ectopico può essere localizzato anche dentro l’utero, ma nello spessore del miometrio, e in questo caso si determina la cosiddetta: ADENOMIOSI o ENDOMETRIOSI INTERNA.

Se invece l’endometrio ectopico si trova sul peritoneo pelvico o negli altri organi pelvici (ovaie, legamenti uterini, setto retto-vaginale, tube, vescica, sigma, ecc.) si parla di ENDOMETRIOSI ESTERNA PELVICA.

Nell’80% dei casi l’endometriosi esterna interessa, insieme ad altri organi, anche l’ovaio e nel 50% dei casi entrambe le ovaie. Si possono trovare:

a) Focolai di endometriosi nodulare e/o microcistica, per lo più superficiali;

b) Cisti endometriosiche vere e proprie o endometriomi cistici ad insorgenza più profonda nel parenchima ovarico

L’Endometriosi si può infine reperire in organi e tessuti al di fuori e lontani dalla pelvi (ombelico, vulva, cicatrici di interventi laparotomici, appendice, polmoni, ecc.

 

I sintomi

I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da dolori molto intensi durante il periodo mestruale e premestruale (dismenorrea) e nel periodo dell’ovulazione, insieme a dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica

 

Perché l’endometriosi può ridurre la fertilità?

L’endometriosi da sola non comporta necessariamente sterilità. Nonostante ciò è presente nel 30% delle pazienti affette dalla malattia.

Le cause biologiche più comuni sono:

a) le aderenze tra i diversi visceri che lo stato infiammatorio cronico causato dall’endometriosi comporta e che “allontanano” la parte terminale della tuba dall’ovaio, rendendo difficile l’aspirazione dell’ovocita da parte delle fimbrie della tuba;

b) la necessaria terapia che mette a riposo l’ovaio con contraccettivi ormonali o terapia con analoghi sopprime la fertilità;

c) l’asportazione di cisti ovariche di tipo endometriosico riduce il numero dei follicoli ovarici

Ai fini di una diagnosi corretta di endometriosi, l’esame obiettivo e l’anamnesi sono utili, ma non sufficienti. Per una conferma, si   effettua una ecografia transvaginale e, in alcuni casi, anche la laparoscopia o la laparotomia a scopo diagnostico/terapeutico

La ricerca del valore nel siero sanguigno di CA-125 risulta utile quando sussiste un dubbio diagnostico tra la presenza di endometriosi e la presenza di un tumore dell’ovaio: nel primo caso (endometriosi) il valore nel siero sanguigno di CA-125 è moderatamente elevato, mentre nel secondo caso (tumore dell’ovaio) è elevatissimo.

 

La consapevolezza è il primo passo per la guarigione.

Sul sito del Centro Italiano Endometriosi è possibile effettuare un autotest utile per poter indirizzare la diagnosi dei tuoi sintomi. Tramite questo test potrai decidere se farti controllare da uno specialista.

Per approfondimenti:

www.endometriosi.it

tel: 331 8427701 – email: aie@endometriosi.it

www.salute.gov

www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4487…