CANNABIS

CHE COS’E’

La Cannabis o canapa è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cannabinacee. Esistono diverse varietà di canapa, alcune destinate ad usi agroindustriali con contenuto trascurabile di THC, e altre varietà destinate a produrre droga. I preparati psicoattivi, cioè in grado di interferire con le funzioni neuro-psichiche, contengono delta-9 tetraidrocannabinolo (THC) uno dei maggiori principi attivi della cannabis. Hashish, marijuana e olio sono le principali droghe ricavate dalle foglie, dalle infiorescenze femminili e dalla resina della pianta. La potenza della cannabis disponibile sul mercato è decisamente aumentata rispetto a quella degli anni ’70.

CHE COSA FA

Hashish e marijuana non sono solubili in acqua perciò, solitamente, vengono fumate mischiate a tabacco. Gli effetti del fumo di hashish e marijuana si avvertono dopo pochi minuti e possono durare anche due ore. L’intensità dell’effetto dipende soprattutto dalla quantità di THC contenuta nella sostanza assunta. Numerosi studi hanno dimostrato come negli anni la potenza di questo principio attivo continui ad aumentare, aumentando quindi i rischi correlati all’uso. L’effetto varia anche in base alle caratteristiche psicofisiche individuali, alla modalità di assunzione e associazione con alcol o altre sostanze e alla quantità. Sotto alcuni aspetti gli effetti sono simili a quelli indotti dall’alcol, e provocano un’alterazione delle percezioni sensoriali e temporali. L’assunzione di cannabis stimola la fame e la sete, provocando secchezza alla bocca.

PRODOTTI DELLA CANNABIS

MARIJUANA

Descrizione
La marijuana è la sostanza psicoattiva derivante dalle infiorescenze femminili e dalle foglie essiccate della cannabis. L’aspetto della marijuana è molto simile a quello del tabacco, di colore verdastro o brunastro.

Modalità di assunzione
La marijuana viene fumata, da sola o mischiata a tabacco, ma può anche essere ingerita, essendo utilizzata come ingrediente in alcune preparazioni alimentari, oppure per preparare degli infusi.

HASHISH

Descrizione
L’hashish è una resina derivata dalla pianta di cannabis, nello specifico una secrezione resinosa essiccata, di colore marrone o nera, raccolta durante la fioritura delle piante femminili. E’ confezionata in panetti o stecche, oppure lasciata in polvere.

Modalità di assunzione
La pasta di hashish viene sbriciolata e mischiata al tabacco per essere fumata, ma può anche essere ingerita, essendo utilizzata come ingrediente in alcune preparazioni alimentari.

OLIO DI HASHISH

Descrizione
L’olio di hashish è una miscela oleosa estratta dal materiale essiccato della pianta di cannabis più ricco di THC, oppure distillata dall’hashish.

Modalità di assunzione
Anche l’olio di hashish può essere fumato mischiato al tabacco o ingerito, utilizzato come ingrediente in alcune preparazioni alimentari.

 

CANNABIS: EFFETTI FARMACOLOGICI

Il fumo di cannabis influisce sul cervello e altera la memoria a breve termine, le percezioni, la capacità di giudizio e le abilità motorie. Il principio attivo della cannabis, il THC, colpisce le cellulose nervose in quella parte del cervello dove risiede la memoria, impedendo ai consumatori di ricordare avvenimenti recenti e rendendo difficoltoso l’apprendimento. L’esposizione cronica al THC accelera la degenerazione, normalmente collegata all’invecchiamento, di queste cellule nervose. Contrariamente a quanto comunemente ed erroneamente creduto, questa sostanza è in grado di creare uno stato di dipendenza che si manifesta soprattutto con sintomi psichici quali un forte e costante desiderio di assumere la sostanza, crisi demotivazionale, forte irritabilità ed aumento dell’aggressività, oltre che disfunzioni nella capacità di giudizio. Il consumo di cannabis ha effetti molto gravi in età adolescenziale: studi recenti confermano che le alterazioni conseguenti all’uso di cannabis alterano la capacità dei neuroni di svilupparsi in maniera appropriata, con il risultato che il cervello di un adulto che da adolescente ha consumato cannabis, risulta più vulnerabile ed esposto all’insorgere di disturbi mentali (depressione, psicosi e disturbi affettivi). Il rischio di psicosi fra gli assuntori regolari di cannabis risulterebbe incrementato fino al 200% rispetto ai non assuntori. 

Effetti immediati

      • Euforia.
      • Rilassamento,
      • Alterazione delle percezioni sensoriali e temporali,
      • Ilarità.

Effetti a breve termine

      • Accelerazione del battito cardiaco,
      • Dilatazione delle pupille e arrossamento degli occhi,
      • Secchezza della bocca,
      • aumento della sete,
      • nausea.

Subentra un deficit di attenzione e la difficoltà a coordinare i movimenti; è molto pericoloso mettersi alla guida per il rallentamento dei tempi di reazione e di coordinazione dei movimenti

 Dosi molto alte di cannabis possono provocare ansietà, panico e sfociare in episodi psicotici.

Effetti a lungo termine

      • Sviluppo dipendenza,
      • Sindrome amotivazionale: perdita di interesse, apatia, perdita delle motivazioni al lavoro, spossatezza ecc.,
      • Il fumo di cannabis contiene il 50% in più di catrame rispetto al fumo di sigaretta, esponendo i consumatori ad un maggiore rischio di cancro polmonare e ad altre patologie del sistema respiratorio.
      • La cannabis compromette la capacità di difesa del sistema immunitario dei polmoni di respingere alcune infezioni.
      • L’assunzione di cannabis durante la gravidanza può compromettere lo sviluppo e danneggiare il cervello del feto.
      • Recenti studi hanno avvalorato l’ipotesi che l’uso di cannabis possa costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi mentali in soggetti vulnerabili. In particolare la skunk, un potente tipo di cannabis con alto contenuto di THC diffuso nel Regno Unito, provoca disturbi paranoici e schizofrenici.

Conseguenze dell’utilizzo di marijuana sul rendimento scolastico, lavorativo e nella vita sociale.

Gli studenti che fumano marijuana ottengono voti più bassi e hanno meno probabilità di diplomarsi rispetto ai loro compagni di classe che non fumano. I lavoratori che fumano marijuana sono più inclini ad avere problemi sul lavoro rispetto ai colleghi che non fumano. Molti studi hanno associato l’abitudine di alcuni lavoratori a fumare marijuana con le assenze, i ritardi, gli incidenti, le lamentele per la retribuzione e il cambio frequente di lavoro. Depressione, ansia e disturbi della personalità sono tutti associati all’uso di marijuana. La letteratura dimostra chiaramente che l’uso di marijuana causa potenzialmente problemi nella vita quotidiana o peggiora problemi personali già esistenti. Accertato che la marijuana compromette l’abilità di imparare e ricordare informazioni, più se ne fa uso, più si è soggetti a rimanere indietro nelle abilità intellettuali, lavorative e sociali. 

DIPENDENZA

L’uso di marijuana a lungo termine può condurre alcuni soggetti alla dipendenza; in altre parole, si continua ad usare la droga abitualmente anche se interferisce spesso con la vita familiare, la scuola, il lavoro e le attività ricreative. Per chi fuma marijuana da molto tempo i sintomi d’astinenza possono rendere la cessazione dell’uso della droga difficile. Le persone che tentano di smettere provano irritabilità, difficoltà a dormire e ansia.

 

 

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