Orientiamoci

Identità sessuale, identità di genere, orientamento sessuale… che confusione!

Per chi non è addetto ai lavori, questi sono termini di cui non è sempre accessibile il significato e che vengono usati, a volte in maniera impropria, a volte come sinonimi.

Il concetto di identità è multi dimensionale e si esprime sia attraverso la dimensione del Sé che dell’identità dell’Io.

Il Sé rappresenta come l’individuo vede sé stesso e come gli altri lo vedono E’ solo la capacità di sintetizzare le due immagini (quella che ho di me stesso e quella che mi rimandano gli altri) che consente di essere spontanei ed autentici.

L’identità dell’Io (Io sono) è quella dimensione psicologica che consente di realizzarsi, di diventare e rimanere se stessi, in relazione alle altre persone, nell’ambiente sociale e culturale dove si vive e permette all’individuo e a chi con lui interagisce di cogliere il senso di coerenza in ciò che fa

L’identità sessuale è una componente dell’identità personale essa descrive la dimensione individuale e soggettiva del percepirsi sessuati, ed è l’esito della complessa interazione tra aspetti bio-psico-socio-culturali di un individuo. A sua volta è  vista come un costrutto multidimensionale costituito da quattro componenti: il sesso biologico, l’identità di genere, il ruolo di genere e l’orientamento sessuale

Sesso biologico

Il sesso biologico di appartenenza è il concetto più intuitivo: è infatti determinato dalle caratteristiche genetiche, ormonali e anatomiche che definiscono l’appartenenza al sesso maschile, femminile. Al momento della nascita, in base alla propria dotazione genetica sessuale, ossia in base a come si presentano gli organi genitali esterni, a ognuno viene assegnato un genere, quindi F, femmina, in caso di vulva o M, maschio, in caso di pene e testicoli.

Identità di genere

L’identità di genere rappresenta la percezione che ciascuno ha di sé come maschio o femmina.

Non sempre chi nasce con organi genitali femminili, cresce sentendosi femmina, così come non tutti coloro che nascono con organi genitali maschili crescono sentendosi maschi. La disforia di genere si riferisce al disagio affettivo e cognitivo in relazione al genere che ci viene assegnato e consiste in una condizione di scollamento tra sesso (o genere assegnato alla nascita) e identità di genere: riguarda tutte le persone che sentono di appartenere a un genere diverso rispetto a quello che l’anatomia assegna loro

 

Glossario

Cisgender indica la condizione di uomini e donne che si riconoscono nel genere corrispondente al loro sesso biologico (in altre parole: ho la vagina e mi sento una femmina, oppure ho il pene e mi sento un maschio).

Transgender  indica la persona che non segue aspettative, ruoli, atteggiamenti legati al genere assegnato alla nascita. Essere transgender è una condizione normale e non è una malattia.

Transessuale indica il/la transgender che soffre per l’incongruità tra sesso biologico e identità di genere (disforia di genere) pertanto inizia un percorso , ormonale, chirurgico e psicologico di trattamento per modificare il proprio corpo verso il genere in cui si riconosce.

Ruolo di genere

Il ruolo di genere è una costruzione sociale, rappresenta un insieme di caratteristiche della cultura di appartenenza associate agli uomini ed alle donne. Sulla base delle norme culturali, ci si aspetta infatti che gli individui si comportino in maniera socialmente conforme al loro sesso biologico; e cioè, che i maschi agiscano in modi percepiti come mascolini e le femmine in quelli percepiti come femminili. L’insieme di caratteristiche che definiscono ciò che è appropriato per un maschio e ciò che è appropriato per una femmina è frutto di un insieme di comportamenti e aspetti, alcuni dei quali riguardano l’apparenza fisica, i gesti, la personalità.  

Orientamento sessuale

Mentre l’identità di genere riguarda la percezione di sé stessi, l’orientamento sessuale ha a che fare con il modo di relazionarsi agli altri e provare attrazione romantica o sessuale per persone di un genere piuttosto che di un altro. L’orientamento sessuale non coincide con il genere: sono due cose diverse, che possono combinarsi tra loro in molti modi.

Tutti i tipi di orientamento sessuale sono forme normali con cui gli esseri umani intrecciano legami affettivi. Vi sono credenze diffuse che le persone con orientamento non eterosessuale sarebbero disturbate o anormali e si dovrebbero cercare le cause di tale “anomalia” o le cure per riportarle ad uno stato di “normalità”.

La ricerca, infatti, non ha evidenziato alcun tipo di collegamento tra l’orientamento omosessuale o bisessuale e la psicopatologia, e pertanto la definizione dell’omosessualità come “disordine mentale” o addirittura come “perversione” è stata abbandonata da tempo.

La scienza ha pure evidenziato che l’orientamento sessuale può essere fluido, nel senso che ci possono essere fasi della vita in cui non c’è un orientamento stabile, come può accadere in adolescenza.

Il ragazzo /la ragazza che si apre alle nuove relazioni oggettuali al di fuori della famiglia   potrebbe provare attrazione per persone del suo stesso, senza che si configuri una situazione di patologia o di anormalità, tali situazioni sono componenti integranti del processo di costruzione della propria identità personale e sessuale che può stabilizzarsi in un orientamento di tipo eterosessuale, omosessuale o bisessuale.

L’orientamento sessuale non è un’etichetta che dobbiamo metterci in fronte da ragazzi e portare per il resto della vita, ma è piuttosto una condizione fluida che può cambiare – poco o tanto – nel corso degli anni, anche in età adulta.

 

Se si hanno dubbi relativamente agli aspetti all’identità di genere e all’orientamento sessuale bisogna considerare che può essere perfettamente normale farsi domande sulla propria identità e sul proprio orientamento sessuale. E’ possibile rivolgersi allo psicologo del consultorio che può fornire le informazioni corrette sul tema e aiutare ad affrontare la confusione.

 

Orientiamoci nelle definizioni delle situazioni più comuni:

Eterosessuale è chi si identifica in un genere ed è attratto esclusivamente dalle persone del genere opposto.

Omosessuale, al contrario, è chi si sente attratto dalle persone del suo stesso genere; questa definizione include donne lesbiche e uomini gay, i quali a prescindere dall’orientamento sessuale possono riconoscersi nel sesso biologico assegnato e nell’identità di genere corrispondente (per esempio, c’è l’erronea convinzione che un gay abbia un’identità di genere femminile, in realtà nella maggior parte dei casi si riconosce maschio ma prova attrazione per i soggetti del proprio sesso)

Bisessuale è chi prova attrazione tanto per persone di genere maschile, quanto per persone di genere femminile.