Noi e la Tecnologia

I computer e i telefoni cellulari sono strumenti tecnologici dei quali, oggi, nessuno può più fare a meno, checché se ne dica nel contesto di certe sterili, quanto retoriche discussioni animate dal nostalgico richiamo ai mitici “vecchi tempi”, che però proprio in quanto “vecchi” ci allontanano dai nostri giovani, da quei figli che invece avrebbero tanto bisogno di essere informati e orientati all’interno del continuum che vede questi nuovi strumenti, ad un polo, come risorse e, al polo opposto, come potenziali fattori di rischio.

In un momento storico come quello attuale, in piena pandemia da Covid 19, come si può negare che i telefoni cellulari e i computer stiano rappresentando una straordinaria risorsa, ovvero l’opportunità che i nostri ragazzi continuino, per quanto possibile, a soddisfare gran parte dei loro bisogni evolutivi? Quale grottesco significato può avere, oggi, inneggiare i vecchi tempi?

Ciò premesso, bisogna però prestare attenzione a possibili scivolamenti sull’atteggiamento inverso, ovvero l’idolatria e la mitizzazione di queste nuove tecnologie, trascurando l’osservazione dei fattori di rischio connessi all’uso smodato e inconsapevole delle stesse e, in un’ottica più generale, negando i potenziali pericoli di cui l’avvenire è sempre gravido.

Le considerazioni che seguiranno, dunque, mirano a sollecitare una riflessione sui fattori che possono trasformare una risorsa in un pericolo, ossia mettere a fuoco quella zona di confine che definisce quando l’uso del cellulare o del computer può ritenersi al servizio di legittimi bisogni evolutivi e quando, al contrario, favorisce un processo regressivo, foraggiando insicurezze e difficoltà interiori.

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