Quando Cupido colpisce

Stamattina ho visto di nuovo Francesco ci siamo scritti durante tutta l’ora di matematica…domani lo vedrò nel pomeriggio, vorrei fosse già domani, che il tempo volasse!!! Non ho mai provato nulla di simile per nessuno, quando sono con lui mi sento tutta agitata, felice, in ansia, tremo, balbetto e sto bene…che casino. Penso di essermi innamorata di lui”.

Ti è mai capitato di sentirti così, di provare queste emozioni e sensazioni?

Questo frammento del diario di una sedicenne ci catapulta in quella che è l’esperienza di innamoramento per gli adolescenti: un misto di trepidazione, ansia, smarrimento, desiderio che il tempo passi velocemente per potersi incontrare con l’amato/a, sensazioni fisiche intense.

L’innamoramento rappresenta il culmine del percorso di apertura in direzione dell’altro che porta verso il mondo adulto. E’ probabile che si faranno altre esperienze di innamoramento, ma non avranno le caratteristiche che assumono in questo periodo della vita.

L’innamoramento è un’esperienza comune nell’adolescenza, per molti adolescenti si ripete più volte, con gradi diversi di intensità. Il primo amore costituisce un’esperienza emotivamente molto intensa, sia perché è una condizione nuova da ogni punto di vista che investe tutte le dimensioni della nostra persona, quella emotiva, corporea e cognitiva, sia perché giunge inaspettata e determina un cambiamento nella percezione di noi stessi e dell’altro e nella rappresentazione della realtà.

L’innamoramento risponde ad alcuni bisogni evolutivi dell’adolescente che concorreranno alla costruzione della propria identità e a diventare maturo ad autonomo:

  • Favorisce il processo di emancipazione dalle sicurezze tipiche del mondo infantile e dalle figure genitoriali nonché permette il transito dalla dimensione individuale a quella duale, non c’è più solo l’Io ma anche il Noi.
  • Favorisce il riconoscimento dei propri bisogni emotivi il cui soddisfacimento è sotto il proprio controllo.

Innamorarsi di qualcuno e fare coppia non sempre sono esperienze che coincidono; esistono amori che vengono coltivati in segreto e che non si concretizzeranno mai, come esistono rapporti di coppia in cui uno o entrambi i membri non provano amore. Sono quelle relazioni che nascono dal desiderio di avere un fidanzato/a, per sentirsi uguale agli altri, per non sentirsi soli, a volte si cerca un ragazzo o una ragazza perché preferisce una persona con cui si è in competizione.

Quando ci si innamora, la persona amata diventa unica, dotata di caratteristiche e qualità straordinarie in grado di suscitare intensi sentimenti; in adolescenza non si sfugge a queste dinamiche, anzi le emozioni e i sentimenti possono essere particolarmente forti sia perché è la prima volta che si sperimentano sia perché ancora, a questa età, non si è raggiunto un perfetto controllo sull’aspetto emozionale.

L’innamoramento non sempre si trasforma in amore. Ci sono molte teorie sulla differenza tra i due; con certezza, possiamo dire che il primo sostiene il secondo. L’innamoramento ci spinge ad incontrare una persona verso cui proviamo attrazione ed interesse, a passare quanto più tempo possibile insieme, ad approfondire la conoscenza e a diventare intimi, costruendo le basi per un rapporto stabile.

A differenza dell’innamoramento, l’amore ha una forma e un ruolo differenti. L’amore è un’emozione stabile che entra in gioco quando scopriamo di volerci prendere cura in maniera duratura di quella persona e abbiamo la sensazione che quest’intenzione sia ricambiata. L’amore prende piede quando il rapporto si è già formato e il suo ruolo è quello di cementarlo per il lungo termine anche nella prospettiva dell’accoglienza dell’eventuale prole; infatti, non dobbiamo dimenticare che questi due stati hanno una spinta biologica ed evoluzionistica che risponde all’istinto di sopravvivenza della specie, istinto che nella specie umana può essere subordinato a componenti non riproduttive della sessualità quali il piacere e il gioco.

In amore il/la partner non viene più idealizzato, ma riconosciuto e accettato per quello che è in realtà , presupposto di una relazione stabile e matura.

In adolescenza sono più le esperienze di innamoramento che di amore, anche se non sono infrequenti, relazioni che nascono in adolescenza e si consolidano nell’età adulta fino a sfociare in una convivenza o nel matrimonio.

A volte nelle esperienze amorose emerge il sentimento che induce a voler l’altra persona tutta per noi che se per un verso sostiene il bisogno di reciproca appartenenza, può essere utile per conoscerci meglio, per affrontare i piccoli e grandi disagi di questa età dall’altro rischia, se diventa una condizione abituale, di limitare i rapporti della coppia con il mondo esterno e esaurire tutte le relazioni al suo interno. Anche quando si apprezza il valore positivo della coppia non è funzionale al benessere psicologico individuale rinunciare ai propri gusti, ai propri interessi, ai rapporti con altre persone tantomeno costringere il/la partner a farlo. I rapporti affettivi per mantenersi e per crescere non possono ignorare che ci sia un Io e un Tu che concorrono alla costruzione del Noi, cioè del rapporto.

Purtroppo ci sono situazioni che deviano da questa maniera sana di vivere il rapporto di coppia che potrai approfondire nei collegamenti di questo sito.